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News su Avviso di accertamento |
La confessione stragiudiziale legittima l'accertamento dell'Amministrazione
Cass. civ., sez. trib., 11 novembre 2015, n. 23031
I Giudici della Corte, con sentenza n. 23031/2015, hanno confermato il principio logico-giuridico in virtù del quale l'accettazione da parte del contribuente, in contraddittorio con i verbalizzanti, di una data percentuale di ricarico può essere apprezzata come confessione stragiudiziale, risultante proprio dal processo verbale sottoscritto, ed è quindi tale da legittimare l'accertamento dell'ufficio.
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Dirigenti illegittimi: dalla Cassazione la svolta definitiva
Cass. civ., sez. trib., 9 novembre 2015, n. 22810
Cass. civ., sez. trib., 9 novembre 2015, n. 22803
Cass. civ., sez. trib., 9 novembre 2015, n. 22800
La Cassazione ritorna sulla complessa questione degli effetti degli atti tributari sottoscritti dai c.d. dirigenti dichiarati “decaduti” con la nota sentenza della Corte Cost., n. 37/2015, fornendo in maniera compiuta e definitiva i principi di diritto applicabili alla controversa tematica.
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Dirigenti illegittimi: la Cassazione giunge ad un altro approdo
Cass. civ., sez. trib., 28 ottobre 2015, n. 21992
Con sentenza del 28 ottobre 2015, n. 21922, la Suprema Corte aggiunge un altro tassello al complesso mosaico delineatosi nella giurisprudenza di merito con riguardo agli effetti degli atti tributari sottoscritti dai dirigenti dichiarati illegittimi dalla nota sentenza della Corte Cost. n. 37/2015.
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Seppur non motivato è valido l'avviso contenente dati certi ed incontestati
Cass. civ., sez. trib., 14 ottobre 2015, n. 20649
L’avviso di accertamento contenente i soli indici di capacità contributiva, anche se non motivato, è comunque valido. L’Amministrazione Finanziaria, in altre parole, è dispensata da ogni prova ulteriore rispetto ai fatti indicativi di capacità contributiva posti alla base della pretesa tributaria.
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Annullabile l'accertamento basato sulla confessione stragiudiziale dei maggiori ricavi
Cass. civ., sez. trib., 9 settembre 2015, n. 20259
L’accertamento basato sulle affermazioni di maggiori ricavi confessate dall’imprenditore può essere annullato, sebbene la confessione stragiudiziale costituisca prova diretta e non indiziaria.
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Non è impugnabile l’accertamento divenuto definitivo
Cass. civ., sez. trib., 1 ottobre 2015, n. 19607
La Cassazione, con la sentenza n. 19607/2015, ha accolto il ricorso dell’Agenzia: nel D.L. n. 106/2005 non si fa menzione delle iscrizioni a ruolo derivanti dagli avvisi di accertamento notificati in precedenza.
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Accertamento, non è necessario indicare i motivi
Cass. civ., sez. VI-T, 27 luglio 2015, n. 15807
Nell’ordinanza n. 15807/2015 della Corte di Cassazione, i Giudici hanno avvalorato le ragioni dell’Agenzia delle Entrate, affermando che in tema di accertamento delle imposte non è necessario mostrare l’autorizzazione all’acquisizione dei dati bancari.
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Esecutività dell’avviso di accertamento una volta scaduto il termine per il ricorso
Schema di Decreto Legislativo_ Riforma della riscossione.pdf
Nello schema di Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri è previsto che la scadenza del termine di 60 giorni non renderà più automaticamente esecutivo l’avviso di accertamento.
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La documentazione extracontabile inchioda il contribuente
Cass. civ., sez. VI-T, 23 giugno 2015, n. 12930
I materiali non riportati nella contabilità ufficiale possono essere usati dall’Agenzia delle Entrate per gli accertamenti. Lo sancisce la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 12930/2015.
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Illegittimo l’accertamento emesso ante tempus
Cass. civ., sez. trib., 19 giugno 2015, n. 12778
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 12778/2015, ha ancora una volta affermato l’illegittimità dell’accertamento emesso prima dei sessanta giorni di tempo concessi alla parte contribuente per le osservazioni.
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