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News su IVA |
Omesso versamento IVA: responsabile è colui che è amministratore al momento della scadenza del termine ultimo per versare l’imposta
Cass. pen., sez. III
«Nel caso di successione nella carica di amministratore di società/legale rappresentante in un momento successivo alla presentazione della dichiarazione di imposta e prima della scadenza del termine fissato per l’adempimento dell’obbligo tributario di versamento, sussiste la responsabilità, per i reati tributari connessi all’omesso versamento di imposte dovute, di colui che succede nella carica dopo la presentazione della dichiarazione di imposta e prima del termine ultimo per il versamento della stessa». Così la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1729/21, depositata il 15 gennaio.
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Non riscossi i crediti vantati nei confronti di enti pubblici: nessuna attenuante per l’omesso versamento dell’IVA
Cass. Civ. sez. VI-T
Respinta definitivamente la tesi difensiva, che pure era stata accolta dai Giudici tributari. Legittima la cartella dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società. Impossibile, secondo i magistrati della Cassazione, “giustificare” l’omesso versamento dell’IVA con una crisi di liquidità connessa alla mancata riscossione dei crediti vantati dalla società nei confronti di diversi enti pubblici.
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La responsabilità dei liquidatori ante 2014 non è estesa all’IVA
Cass. Civ., sez. VI–T
Il liquidatore della S.r.l. è responsabile dell’IVA solo se sono già state accertate le fatture false emesse dalla società cancellata. Inoltre, prima delle modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 175/2014 non si estende ai soci e liquidatori la responsabilità della società in relazione all’IVA.
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Sospensione del rimborso del credito IVA e procedura concordataria
Cass. Civ., sez. VI–T
L’atto di sospensione del rimborso del credito IVA è atto impugnabile essendo riconducibile all'art. 19, comma 1, lett. g), d.lgs. n. 546/1992. La detrazione IVA per il committente in concordato preventivo, già omologato, è condizionata non alla ricezione della fattura (e non spetta per l'intero ammontare imponibile), ma al quantum di credito che il prestatore, nei limiti della proposta concordataria, potrà recuperare. L'omologazione determina, quindi, la perdita o la rimodulazione della detrazione in conformità alla proposta concordataria.
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Saranno le Sezioni Unite a decidere sulla definitività del credito IVA
Cass. 21 luglio 2020 n. 15525
È rimessa alle Sezioni Unite la decisione sulla definitività del credito IVA indicato in dichiarazione una volta decorso il termine di decadenza dell’accertamento da parte dell’AE.
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Decreto "Cura Italia" e Decreto "Liquidità": nuovi chiarimenti dalle Entrate
Agenzia delle Entrate, Circolare, 6 maggio 2020, n. 11/E
Pubblicata una nuova Circolare dell'Agenzia delle Entrate (n. 11/E) che fornisce ulteriori chiarimenti interpretativi, ad ampio spettro, sull'applicazione delle misure fiscali previste dal DL 18/2020 e dal DL 23/2020.
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Adempimenti IVA tra apertura e chiusura del fallimento a carico del curatore
IVATutti gli adempimenti IVA inerenti al periodo compreso fra l'apertura e la chiusura del fallimento sono a carico del curatore, inclusi gli obblighi di dichiarazione.
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Se è stata prestata garanzia, il rimborso non può essere sospeso fino all'annullamento definitivo dei carichi pendenti
Cass. Civ. , SS.UU.
Nella sentenza n. 2320/20, depositata il 31 gennaio, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno enunciato due principi di diritto in materia di rimborso di un credito IVA.
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Privilegio per IVA di rivalsa: garantito ad ogni prestatore d’opera
Corte Costituzionale, 3 gennaio 2020, n. 1
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 1/2020 del 3 gennaio 2020, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2751-bis, n. 2), c.c., come modificato dall'art. 1, comma 474, L. n. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) sollevata, in riferimento all'art. 3, comma 1, Cost., sotto il profilo della disparità di trattamento tra le situazioni contemplate dallo stesso n. 2)...
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Clausole salvaguardia IVA: nessun aumento per il 2020
IVALa Legge di Bilancio 2020 sterilizza le clausole di salvaguardia dell’IVA, uno dei punti centrali di ogni recente Manovra, stanziando risorse per 23 miliardi di euro (sui 32 complessivi della Legge di Bilancio). Pertanto, non ci sarà nessun aumento delle aliquote per l’anno 2020.
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