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Giurisprudenza commentata |
Presupposti di individuazione della residenza fiscale
Cass. Civ., sez. trib.
Ai fini della individuazione della residenza fiscale ciò che rileva è l'esistenza di un criterio di collegamento fisico tra il contribuente e il territorio dello Stato, che non si esaurisce nella localizzazione in Italia della sola residenza anagrafica, ma investe anche la prova del domicilio, laddove i criteri di collegamento tra persona fisica e territorio dello Stato della residenza e del domicilio sono tra di loro alternativi. Assume inoltre rilevanza anche il concetto di riconoscibilità del domicilio da parte dei terzi, riconoscibilità che va individuata in relazione alla gestione degli interessi e degli affari economico-patrimoniali. E tra gli elementi di fatto utili ad individuare la residenza fiscale vi sono anche le cariche ricoperte in enti e società o l'apertura di conti correnti.
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Transazioni tracciabili ma fraudolente: estesa la portata applicativa della sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte
Cass. pen, Sez. III
Gli atti dispositivi compiuti dall'obbligato, oggettivamente idonei ad eludere l'esecuzione esattoriale, anche se leciti e tracciabili, hanno natura fraudolenta quando risultino connotati da elementi di artificio, inganno o menzogna tali da rappresentare ai terzi una riduzione del patrimonio non corrispondente al vero...
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Ratei di mutuo quali oneri deducibili come assegni periodici corrisposti al coniuge
Cass. civ. sez. V
La Corte di Cassazione ha affrontato la questione della deducibilità del pagamento delle rate di mutuo, effettuato in luogo dell'altro coniuge, dal reddito del coniuge onerato, valutando se possa e in quali termini essere assimilato alla corresponsione al coniuge degli assegni periodici.
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L'accordo di composizione della crisi con transazione fiscale è omologabile anche in caso di voto erariale contrario
Tribunale Napoli
Il Tribunale omologa l'accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento contenente la proposta di trattamento del credito fiscale anche nel caso in cui l'Erario voti in senso contrario, laddove il voto dell'ufficio sia decisivo ai fini del raggiungimento del 60% e la proposta sia più conveniente rispetto all'alternativa liquidatoria.
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Gli elementi indiziari di capacità contributiva superabili solo con prova contraria del contribuente
Cass. Civ.
In caso di accertamento sintetico dell’Amministrazione finanziaria legittimato dalla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi da parte del contribuente, gli elementi indiziari raccolti dall’ufficio in fase istruttoria finalizzati a determinare la capacità reddituale del contribuente possono essere smentiti solo tramite prova contraria fornita dallo stesso contribuente. È quanto ha disposto la Suprema Corte di Cassazione in concomitanza dell’Ordinanza n. 17859 del 22 giugno 2021.Si tratta di un orientamento giurisprudenziale con il quale i Giudici di Legittimità hanno attribuito “prevalenza sostanziale” ai dati, sia pure indiziari, raccolti dall’ufficio e finalizzati alla ricostruzione induttiva avente ad oggetto la capacità reddituale del contribuente relativa al periodo d’imposta considerato. Prevalenza degli elementi raccolti dall’ufficio, superabile solo nel caso in cui il soggetto accertato riesce a dare prova (contraria) idonea che possa mettere in discussione l’ attendibilità dei dati raccolti dall’ADE in fase istruttoria.
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Non è tenuto a versare le ritenute il cessionario d'azienda cui non passino i dipendenti del cedente
Cass. civ., sez. VI
Nell'ambito di una cessione d'azienda il cessionario non paga le ritenute se acquista il ramo senza i dipendenti. Risponde invece dei debiti risultanti da un controllo automatizzato effettuato dopo la cessione ma relativi al triennio precedente, applicandosi il comma primo dell'art. 14 del d.lgs. n. 472/1997, che invece ha inteso estendere la responsabilità solidale cessionario a qualsiasi debito per imposte e sanzioni relativo a "violazioni commesse" dal soggetto cedente nel triennio precedente al trasferimento d'azienda, anche se al tempo della cessione d'azienda non ancora constatate, contestate od accertate. Per evitare tale responsabilità aveva l'onere di attivarsi presso l'amministrazione finanziaria chiedendo la certificazione della posizione debitoria del cedente.
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Accertamento necessario per ciascuna annualità se contestati i periodi precedenti
CTR Sicilia, Palermo
In tema di Tarsu – Tia, qualora allo stesso contribuente siano già stati notificati per la medesima fattispecie altri avvisi di accertamento riferiti ad annualità precedenti che siano stati impugnati ed annullati con sentenze non ancora divenute definitive sussiste l'obbligo da parte dell'Amministrazione della preventiva notifica di un nuovo avviso di accertamento prima di poter procedere all'iscrizione a ruolo.
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Le spese di trasporto delle merci importate e l'influenza delle clausole Incoterms® sul valore di transazione in dogana ai fini daziari
CGUE
Con la sentenza del 22 aprile 2021 nella causa C-75/20, la Corte di Giustizia ha affermato l'esclusione, dalla determinazione del valore di transazione in dogana, delle spese di trasporto delle merci oggetto di vendita, di cui all'art. 71 par. 1 lett. e), i), del Codice Doganale dell'Unione, sopportate dal venditore fino al luogo della loro introduzione nel territorio doganale dell'UE qualora queste, in base alle condizioni di vendita pattuite, siano già incluse nel prezzo della merce, allorché tale prezzo corrisponda al valore reale ed effettivo di dette merci e non già ad un valore arbitrario ed astratto.
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Attività di astrologia. Lavoro autonomo o attività commerciale?
Cass. Civ., sez. trib.
La Cassazione è stata chiamata a valutare un caso riguardante l'attività di astrologia svolta da un contribuente, il quale, durante lo svolgimento del proprio esercizio, vendeva “filtri e prodotti magici ai propri clienti”. Nello specifico, la natura di tale attività è da considerarsi “commerciale” e come tale vigono gli obblighi fiscali previsti per questo genere di attività, come ad esempio la previsione normativa secondo la quale i prelevamenti bancari effettuati possono essere considerati ricavi occulti.
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Prova dell’amministrazione di fatto e regime sanzionatorio per gli illeciti tributari commessi
CTP Reggio Emilia
È “amministratore di fatto” colui che esercita in modo continuativo e significativo i poteri tipici inerenti alla qualifica o alla funzione, sebbene significatività e continuità non comportino necessariamente l’esercizio di tutti i poteri propri dell'organo di gestione, ma richiedano l’esercizio di un’apprezzabile attività gestoria, svolta in modo non episodico od occasionale.
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