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Giurisprudenza commentata |
Rettifica pro contribuente: per le SS.UU. sempre possibile anche in sede contenziosa
Cass. civ., sez. un.
Le Sezioni Uniti della Corte di Cassazione intervengono per dipanare i contrasti giurisprudenziali sorti in merito ai limiti di emenda della dichiarazione fiscale, ed in particolare alla possibilità per il contribuente di presentare una dichiarazione integrativa che permetta di correggere errori che gli hanno fatto dichiarare un maggior imponibile rispetto al dovuto.
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Segreto bancario: il diritto di stabilimento non impedisce la trasmissione dei dati
CGUE, sez. III
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, nella causa C-522/14, (Sparkasse Allgäu contro Finanzamt Kempten) ha sancito che l’articolo 49 TFUE deve essere interpretato nel senso che non osta alla normativa di uno Stato membro che impone agli enti creditizi aventi sede sociale in tale Stato membro di dichiarare alle autorità nazionali gli attivi depositati o gestiti presso le loro succursali non indipendenti stabilite in un altro Stato membro.
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Grava sull'Amministrazione finanziaria la prova dell'elusione
Cass. civ.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6656 depositata il 6 aprile 2016, ha affermato che sarà l'Amministrazione finanziaria a dover dimostrare che l'operazione economica realizzata dalla controllata o controllante con sede all'estero comporta un maggior reddito per la società italiana. I Giudici hanno ribadito inoltre la regola secondo la quale la prova dell'elusione, e dei suoi presupposti, grava sull'Amministrazione che intenda operare le conseguenti rettifiche.
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Difetto di notifica e decadenza dei termini per la riscossione
CTP Agrigento
Con propria sentenza, pronunciata il 7 settembre 2015 e depositata in data 1° febbraio 2016, i Giudici di merito agrigentini hanno accolto il ricorso presentato dalla società A (ricorrente) e conseguentemente hanno provveduto ad annullare la cartella di pagamento da quest’ultima opposta, in virtù delle ragioni tutte di seguito rappresentate.
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Avviso di accertamento: per la verifica del termine dilatorio fa fede la data di sottoscrizione
Cass. civ.,
La violazione del contraddittorio endoprocedimentale garantito dall'art. 12, c. 7, L. n. 212/2000, sussiste quando l'avviso di accertamento risulta emesso (ovvero sottoscritto) prima della scadenza dei sessanta giorni dalla data del rilascio del PVC indipendentemente dalla circostanza che la notifica sia avvenuta successivamente.
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L'irretroattività espressa dell'abrogazione integrale del regime dei costi “black list” inibisce anche il “favor rei”
Cass. civ.
Il regime impositivo e sanzionatorio dei costi relativi a operazioni intercorse con soggetti residenti o localizzati in Stati inseriti nella cd. “black list”, è irretroattivo stante quanto previsto, in via generale, dall'art. 11 delle “preleggi” e, in particolare, dalla relativa disciplina transitoria secondo cui la nuova normativa decorre dal 1° gennaio 2016. Tale previsione, avente pari forza di legge, esclude anche l'applicazione del principio del favor rei ex art. 3, comma 2, D.Lgs. n. 472/1997.
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Le responsabilità dei soci per i debiti tributari della s.a.s. estinta
CTR Lombardia
In caso di estinzione di una società di persone, le obbligazioni che restano in capo alla società, successivamente alla cancellazione dal Registro delle Imprese, si trasferiscono ai soci che ne rispondono nei limiti di quanto riscosso durante la liquidazione o illimitatamente, a seconda che, “pendente societate”, fossero limitatamente o illimitatamente responsabili dei debiti sociali.
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Fermo amministrativo, misura di carattere generale applicabile anche ai rimborsi IVA
Cass. civ.
Il potere di sospensione del pagamento, che è espressione del potere di autotutela della P.A., ha portata generale in quanto mira a garantire la certezza dei rapporti patrimoniali con lo Stato, mediante la concorrente estinzione delle poste reciproche, attive e passive. Ne consegue l'applicabilità della norma anche ai rimborsi dell'IVA, fino al sopraggiungere dell'eventuale giudicato negativo circa la concorrente ragione di credito vantata dall'erario.
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Cartella illegittima se il ruolo non è firmato ma soltanto ”vistato”
CTR Sicilia
La nullità del ruolo travolge anche la cartella: quest’ultima, infatti, trova il proprio presupposto nel ruolo erariale, il quale deve essere sottoscritto dal direttore dell’Ufficio Finanziario o da un funzionario titolare del relativo potere, in conformità a quanto espressamente disposto dall’art. 12, comma IV, d.P.R. n. 602/1973.
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Fatture false e reato di dichiarazione fraudolenta
Cass. pen.
La creazione di fatture false, inserite nella dichiarazione della società, al fine di detrarre indebitamente l’IVA, integra il reato di dichiarazione fraudolenta. È quanto stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 5703/2016.
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