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Le Corti di merito bocciano la tassazione autonoma delle clausole moratorie e penali contenute in un contratto di locazione |
Massima | La questione | La soluzione giuridica | In conclusione |
Continua il dibattito giurisprudenziale sulla legittimità o meno della ripresa a tassazione, ai fini dell'imposta di registro, delle clausole moratorie/penali contenute nei contratti di locazione considerate dall'Amministrazione finanziaria quali pattuizione autonoma. La querelle ruota intorno alla collocazione della fattispecie nel perimetro del comma 1 o del comma 2 dell'art. 21 d.P.R. 131/1986. In sostanza, mentre l'Ufficio considera tali clausole come autonome e non strutturalmente collegate al contratto principale (comma 1), i contribuenti ricorrenti, invece, ritengono che dette clausole derivino necessariamente, per la loro intrinseca natura, dal contratto principale di locazione (comma 2) e che, quindi, non debbano essere autonomamente tassata.
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