Tu sei qui
- Home ›
- Rubriche ›
- Giurisprudenza commentata
![]() |
Giurisprudenza commentata |
Accise sull'energia elettrica: irrilevanti le cessioni intermedie
Cass. civ., sez. trib.
n tema di accise sull'energia elettrica, il soggetto passivo che ha realizzato uno dei fatti generatori dell'imposta è tenuto al pagamento dei diritti di accisa all'atto della fatturazione al consumatore finale, o quando si accerti che non si sono verificate le condizioni di consumo per poter beneficiare di un'aliquota ridotta o di un'esenzione, o comunque all'atto dell'immissione in consumo, essendo irrilevanti - a fini impositivi - le cessioni intermedie che non abbiano realizzato la condizione di esigibilità, avendo mera rilevanza privatistica nell'ambito di un fenomeno economico al quale è estranea l'Amministrazione finanziaria.
Leggi dopo |
Sono deducibili i costi relativi a operazioni soggettivamente inesistenti
Cass. Civ., Sez. trib.
Sono deducibili i costi delle operazioni soggettivamente inesistenti - inseriti o meno in una frode carosello - per il solo fatto che siano stati sostenuti, anche nell'ipotesi in cui l'acquirente sia consapevole del carattere fraudolento delle operazioni, salvo che si tratti di costi in contrasto con i principi di effettività, inerenza, competenza, certezza, determinatezza e determinabilità oppure di costi relativi a beni o servizi direttamente utilizzati per il compimento di un delitto non colposo.
Leggi dopo |
Operazioni soggettivamente inesistenti e riparto dell’onere probatorio
Cass. civ., sez. trib.
In tema di IVA, nell’ipotesi in cui l'Amministrazione finanziaria contesti che la fatturazione attiene ad operazioni soggettivamente inesistenti, inserite o meno nell'ambito di una frode carosello, incombe sulla stessa l'onere di provare la consapevolezza del destinatario che l'operazione si inseriva in una evasione dell'imposta dimostrando, anche in via presuntiva, in base ad elementi oggettivi specifici, che il contribuente fosse a conoscenza, o avrebbe dovuto esserlo usando l'ordinaria diligenza in ragione della qualità professionale ricoperta, della sostanziale inesistenza del contraente; ove l'Amministrazione assolva a detto incombente istruttorio, grava sul contribuente la prova contraria di avere adoperato, per non essere coinvolto in un'operazione volta ad evadere l'imposta, la diligenza massima esigibile da un operatore accorto, secondo criteri di ragionevolezza e di proporzionalità in rapporto alle circostanze del caso concreto.
Leggi dopo |
Rapporto tra sanzioni penali e tributarie: no all’incostituzionalità della norma sul ne bis in idem
Corte Costituzionale
Con sentenza 114 del 12 giugno 2020 la Corte costituzionale ha sostanzialmente negato l’incostituzionalità dell’art. 649 c.p.p. in relazione cumulo delle sanzioni penali e tributarie relative all’omesso versamento IVA
Leggi dopo |
Il rapporto tra il disconoscimento della firma su copia dell'avviso di ricezione dell'atto impositivo e querela di falso
Cass. civ., sez. V
In tema di processo tributario, nel caso in cui l'Amministrazione eccepisca solo in appello la tardività del ricorso introduttivo del giudizio, depositando copia dell'avviso di ricezione della raccomandata di spedizione dell'atto impositivo, ove il contribuente deduca la nullità della notifica disconoscendo espressamente, in tale sede, l'autenticità della sottoscrizione del proprio legale rappresentante, senza che l'Amministrazione produca l'originale dell'avviso di ricezione, la copia dello stesso non può avere l'efficacia dell'atto pubblico; sicchè nei suoi confronti non deve essere esperita la querela di falso, il cui giudizio deve necessariamente svolgersi sull'originale.
Leggi dopo |
Legittimo il differimento degli effetti dell'estinzione societaria ai fini accertativi
Corte Costituzionale
Le scelte fatte con l'art. 28, comma 4, del D.Lgs. n. 175/2014, in ordine al differimento quinquennale degli effetti dell'estinzione societaria ai soli fini della validità ed efficacia degli atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione relativi a tributi e contributi, sanzioni e interessi, sono quindi coerenti con gli obiettivi di razionalizzazione dell'azione amministrativa in materia di attuazione e accertamento dei tributi perseguiti dalla delega.
Leggi dopo |
Sequestro di somme di denaro e profitto del reato
Cass. pen.
Le somme di denaro oggetto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, che costituiscono il profitto del reato oppure un valore ad esso equivalente, non possono essere sostituite con beni mobili od immobili di identico valore, perché tale operazione comporta la permuta di un bene di immediata escussione con un diritto di proprietà non immediatamente convertibile in un valore corrispondente al profitto del reato.
Leggi dopo |
Il duplice profilo degli effetti della procedura di concordato preventivo: obbligazione tributaria e rilevanza penale della condotta imprenditoriale
Cass. pen., sez. III
Nella sentenza in commento i giudici di legittimità analizzano gli effetti della procedura di concordato preventivo sotto un duplice profilo, vale a dire rispetto all'obbligo di adempiere l'obbligazione tributaria da parte del debitore dopo la presentazione di domanda di concordato in bianco e alla rilevanza penale della condotta dell'imprenditore, che omette di versare le ritenute.
Leggi dopo |
TARSU/TIA: per le aree scoperte pertinenziali i presupposti di deroghe e riduzioni vanno dedotti nelle denunce
TaresIn tema di Tarsu/Tia il tributo è dovuto unicamente per il fatto di occupare o detenere locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti ad eccezione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie della abitazioni. È onere del contribuente dedurre e provare l'eventuale improduttività di rifiuti di dette aree, ovvero di parte delle stesse, nella denuncia originaria o in quella di variazione.
Leggi dopo |
Ai fini delle agevolazioni prima casa rileva l'unione effettiva tra immobili contigui e non la loro fusione catastale
Prima casaDovendosi ricondurre al novero delle agevolazioni previste per l'acquisto della prima casa di abitazione la fattispecie dell'«accorpamento» di unità immobiliari finitime, il termine triennale di decadenza, corrispondente a quello concesso all'ufficio per l'esercizio dei poteri di accertamento, è rispettato se il contribuente realizza l'effettiva unificazione di dette unità immobiliari, non essendo necessario che, entro lo stesso termine, si sia provveduto anche all'accatastamento dell'unica unità abitativa così realizzata.
Leggi dopo |