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Giurisprudenza commentata |
L'esclusività e generalità del giudizio di ottemperanza nel rito tributario
Tribunale di Benevento
Nel processo tributario, il giudizio di ottemperanza è l'unico strumento per l'attuazione della sentenza del giudice tributario favorevole al contribuente, non potendo trovare applicazione la spedizione in forma esecutiva della sentenza di cui all'art. 475 c.p.c.
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Lo scostamento dallo studio di settore si può utilizzare ai fini della quantificazione dell'imposta evasa
Cass. pen.
Ai fini della configurabilità dei reati in materia di evasione IVA è necessario che i costi siano effettivamente documentati, essendo l'Iva collocata in un sistema chiuso di rilevanza sovranazionale che prevede la tracciabilità di tutte le fatture attive e passive. Relativamente ai costi non registrati, invece, la Suprema Corte rileva che possono essere considerati ai fini delle imposte dirette, dovendo considerarsi in tal caso legittima la presunzione di vendite “in nero” derivante dagli studi di settore.
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IVA: lo status di esportatore abituale sussiste anche in caso di omessa presentazione della dichiarazione
Cass. civ., sez. trib.
In tema di Iva, il contribuente che ha dimostrato la sussistenza dei requisiti sostanziali per ottenere lo status di esportatore abituale ha diritto all'applicazione del regime della sospensione d'imposta di cui all'art. 8, primo comma, lett. c), del d.P.R. n. 633/1972 nei limiti del plafond maturato con riferimento all'anno precedente, anche se ha omesso la dichiarazione IVA relativa a detto anno.
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Precluso il rimborso della maggiore imposta sostitutiva di plusvalenze se interferisce con condono
Cass. civ., sez. trib.
Precluso il rimborso della maggiore imposta sostitutiva di plusvalenze da cessione di partecipazione se esso interferisce con un condono relativo a contestazione di pregressa sopravvenienza attiva...
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Avvisi firmati su delega (di firma) del direttore: validi anche se gli ordini di servizio sono generici
Cass. civ., sez. trib.
La delega alla sottoscrizione dell'avviso di accertamento ad un funzionario diverso da quello istituzionalmente competente ex art. 42 del d.P.R. n. 600/1973 ha natura di delega di firma - e non di funzioni - poiché realizza un mero decentramento burocratico senza rilevanza esterna, restando l'atto firmato dal delegato imputabile all'organo delegante, con la conseguenza che, nell'ambito dell'organizzazione interna dell'ufficio, l'attuazione di detta delega di firma può avvenire anche mediante ordini di servizio privi di indicazione nominativa, essendo sufficiente l'individuazione della qualifica rivestita dall'impiegato delegato, la quale consente la successiva verifica della corrispondenza tra sottoscrittore e destinatario della delega stessa.
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Frodi IVA e diritto alla detrazione
CGUE
In una situazione in cui vendite fittizie effettuate in modo circolare tra gli stessi operatori e per gli stessi importi non hanno causato perdite di gettito fiscale, la Direttiva IVA 2006/112/CE, letta alla luce dei principi di neutralità e di proporzionalità, deve essere interpretata nel senso che essa non osta a una normativa nazionale che esclude la detrazione dell'imposta sul valore aggiunto relativa ad operazioni fittizie, imponendo al contempo ai soggetti che indicano l'IVA in una fattura di assolvere tale imposta, anche per un'operazione inesistente, purché il diritto nazionale consenta di rettificare il debito d'imposta risultante da tale obbligo, qualora l'emittente della fattura, che non era in buona fede, abbia, in tempo utile, eliminato completamente il rischio di perdite di gettito fiscale.
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Gli effetti dell’accertamento con adesione di società di persone nei confronti dei soci non aderenti
Cass. 8 maggio 2019, n. 12137
Non sussiste litisconsorzio necessario nell’ipotesi in cui un socio di società di persone impugni l’avviso emesso a suo carico sulla base dell’accertamento con adesione perfezionato dalla società e avente ad oggetto maggiori redditi imputati per trasparenza, poiché l’adesione della società ha efficacia vincolante anche per il socio non aderente. Questi può impugnare soltanto per motivi di carattere personale.
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Attribuzione rendita catastale: la procedura “Docfa” elimina necessità di "prova" e sopralluogo tecnico dell'Agenzia
CTR Sicilia
Nell'ipotesi in cui l'Agenzia del territorio attribuisca una rendita catastale a seguito della c.d. procedura “Docfa” e l'accatastamento operato dall'Ufficio risulti essere diverso da quello proposto dal contribuente, il provvedimento dell'Amministrazione deve ritenersi sufficientemente ...
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Patteggiamento senza estinzione del debito per dichiarazione infedele, omessa e occultamento di scritture contabili
Cass. pen., sez. III
La previsione normativa che subordina, per i reati fiscali, l'applicazione del patteggiamento al pagamento del debito tributario (art. 13-bis co. 2 del D.Lgs. 74/2000) non si applica ai reati di dichiarazione infedele, omessa presentazione e occultamento o distruzione di scritture contabili.
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La difesa dell’AE-R nei giudizi innanzi le Commissioni Tributarie a mezzo avvocati del libero foro
CTP Roma, sez. XIV
A parere del Collegio l'atto organizzativo generale del nuovo ente contenente gli specifici criteri legittimanti il ricorso ad avvocati del libero foro esiste e lo si rinviene proprio nel Regolamento di Amministrazione dell’Agenzia Entrate Riscossione, deliberato dal Comitato di Gestione del 26.03.2018, che autorizza espressamente l'ente ad avvalersi di avvocati del libero foro in via residuale, nei casi in cui l’Avvocatura di Stato non ne assuma il patrocinio, sulla base di quanto stabilito nella Convenzione sottoscritta in data 22 giugno 2017, contenente i relativi criteri.
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